Il concetto di prevenzione è strettamente correlato a quello di "Promozione della Salute", definita, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, come "il dare alle persone i mezzi per diventare più padroni della propria salute e per migliorarla".
L’azione della prevenzione, quindi, deve puntare a diffondere un’educazione che proponga uno stile di vita sano, prestando maggiore attenzione al benessere generale che, per prima cosa, passa per la salute.
La prevenzione consiste in un insieme di interventi per favorire e mantenere lo stato di benessere ed evitare l'insorgere di malattie, a livello di singolo individuo, di collettività e di ambiente.
La prevenzione passa attraverso tre livelli:
- La prevenzione primordiale mira al mantenimento della salute intesa come benessere ed equilibrio psico-fisico, ed ha lo scopo di ridurre l’incidenza dei fattori di rischio delle malattie. I target è, quindi, rappresentato dai soggetti sani. Uno degli strumenti principali di prevenzione primordiale sono ad esempio le campagne di promozione di un corretto stile di alimentazione e di vita, e quelle rivolte a categorie di persone considerate ad alto rischio.
- La prevenzione primaria ha lo scopo di trattare e limitare la progressione dei fattori di rischio delle malattie, una volta che questi sono comparsi in un soggetto. Il fine è, quindi, quello di prevenire l’insorgere della malattia.
- La prevenzione secondaria ha lo scopo di prevenire le cosiddette recidive (o ricadute) e gestire la riabilitazione e il reinserimento del malato, così come il controllo clinico-terapeutico di malattie ad andamento cronico o irreversibile.
OBIETTIVI del gruppo in questo contesto
Il gruppo di Biocomplessità ha come oggetto principale la prevenzione cardiovascolare. In questo contesto, gli obiettivi specifici saranno i seguenti:
- Partecipare o promuovere studio clinici e sulla popolazione generale
- Promuovere il benessere nei bambini, adolescenti e giovani;
- Ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilità delle malattie non trasmissibili;
- Aumentare l’empowerment e l’awareness dei pazienti nella gestione della patologia;
- Partecipare o promuovere l’applicazione di programmi preventivi/terapeutici non invasivi che possono avere un impatto sulla qualità di vita /stato benessere dei sogetti sani o con malattie cardiovascolari o altre malattie croniche;
- Creare “Ambienti” sani finalizzati al mantenimento della salute della popolazione;
AZIONI
- Monitorare salute e benessere nelle diverse fasce di popolazione ed in riferimento ai diversi setting sociali;
- Identificare e promuovere adeguate strategie per prevenire il rischio d’insorgenza di malattie;
- Definire un modello per la valutazione di efficacia delle strategie;
- Applicare un approccio integrato trasversale ai diversi fattori di rischio;
- Diffondere l'educazione della prevenzione alla salute agli operatori del settore;